Camillo Benso conte di Cavour non mi era simpatico, almeno da come era stato dipinto nei libri di scuola. Un viscido, uno che agiva nell'ombra. Un pastettaro. Ma anche uno che aveva uno scopo ben chiaro, quasi una missione. E la sua famosa frase: "Adesso che abbiamo fatto l'Italia, facciamo gli Italiani" mi serve proprio come introduzione a questa riflessione.
Il Basket Ravenna ieri ha scritto un'importante pagina cestistica della nostra Grande Città.
Ma una volta terminati i festeggiamenti spero che in via della Lirica prendano atto che è giunto il momento, sull'onda del successo e della popolarità, di ampliare di brutto il movimento cestistico Ravennate.
Oggi più che mai il Basket Ravenna ha quindi questa irripetibile occasione.
Che non si può sprecare o cedere ad altri.
E' chiaro che in un momento economico come questo, di denaro da investire nella Pallacanestro non ce n'è tantissimo ma il Basket Ravenna può davvero spostare una buona fetta di utenza verso di sé.
Partendo da un potenziamento del settore giovanile per numero di giovini e per qualità degli addetti, aumentando l'importante sezione femminile con ulteriori innesti di tante giocatrici, facendo parlare di sé ancora di più come un movimento pulito, serio, efficiente ed educativo dove farne parte non porta giocoforza a trionfi, né a vassoi di paste da pagare se si vince segnando almeno 100 punti, né per i Coach ad immedesimarsi in ragazzini di 11-12 per realizzare sé stessi. Dove farne parte dev'essere un motivo distintivo e d'orgoglio, dove costruire una camaradérie duratura è un obbligo quale testimone da passare a chi verrà dopo chi l'ha creata e nutrita.
Ovvio che la prima squadra sarà il traino e l'esempio, ma benvenga un'espansione obbligatoria tramite reclutamenti nelle scuole a fine estate e sia il benvenuto qualsiasi altro gesto di marketing per spostare nel movimento cestistico targato Basket Ravenna tutta una massa di bambini e bambine che per la prima volta nella vita si chiedono: "quale sport voglio praticare"? Sì anche da legarsi a doppio filo con i genitori e con tutto l'ambiente circostante in un abbraccio che possa durare dodici mesi all'anno.
Con questa mission e con obbiettivi chiari e lungimiranti il futuro non potrà che arridere alla società di via della Lirica: creando infatti solide fondamenta e prospettive di grande spessore e largo respiro, il Basket Ravenna potrà prosperare a lungo.
E' questo il mio augurio e di questo blog.
Adesso che abbiamo fatto il Basket Ravenna...potenziamo ancora di più questa Grande Società Cestistica.
Che appartiene a tutti coloro che l'amano e che la servono con onestà, coerenza e serietà.
Giampaolo Tassinari
(e andiamo!)
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