"Silenzioso e nell’ombra, lontano dai riflettori, c’è un gruppo nel Basket Ravenna che lavora da mesi a un progetto importante e ambizioso: 14 atleti, da agosto scorso stanno affrontando allenamenti e partite nei luoghi e negli spazi lasciati liberi dall’avviatissimo settore giovanile di coach Massari.
Progetto che ambisce a creare una squadra che sia una valvola di sfogo cittadina, per quei ragazzi che al termine del settore giovanile vogliano continuare a giocare senza dovere necessariamente allontanarsi da casa, riempiendo una lacuna che negli ultimi anni si è evidenziata agli occhi della società.
Quando i nostri giovani atleti terminato il loro personale “percorso formativo” si trovavano a dover abbandonare le loro ambizioni cestistiche finendo per smettere di giocare o perdendosi nelle rotazioni di squadre di provincia alle quali spesso la finalizzazione della crescita dei nostri ragazzi non interessava più di tanto.
Parallelamente questa squadra si porrà come ulteriore mezzo di crescita per i più promettenti atleti che negli ultimi anni di settore giovanile potranno iniziare a confrontarsi con squadre “senior” e creare un primo bagaglio di esperienza con un basket più fisico e tattico di quello generalmente proposto nei settori giovanili.
Ultimo e non meno importante obiettivo di questo gruppo è quello di essere un primo approccio per chi abbia ambizioni da allenatore, per sperimentare e mettersi in gioco nelle vesti di coach.
Il motivo per cui scrivo questo articolo è però un altro, ovvero presentare le persone che giorno dopo giorno stanno rendendo vivo e reale questo progetto… armati dell’ingrediente principale di chi si spinge a fare sport, la PASSIONE, quella vera, quella che ti spinge ad allenarti anche dopo una dura giornata di lavoro, a spalare neve in cantiere, o girando in macchina per la Romagna, o alle prese con l’ufficio, i suoi capi, i colleghi più o meno molesti, e le insuperabili richieste del pubblico… o dopo ore passate sui banchi universitari o a rincorrere un professore per poter dare un esame, o con la testa che ti gira dopo ore chiuso in biblioteca, i miei 14 ragazzi si stanno allenando da mesi e stanno affrontando con buoni risultati un impegnativo campionato di Prima Divisione.
Si inizia ovviamente col capitano:
GIUSEPPE “BEPPE” MELE, #4
play/guardia 1984, uomo di carisma e perno dello spogliatoio, come si addice ad un vero capitano, alterna fantastiche giocate, specialmente offensive, a palle contro il muro che nascono da visionari passaggi… in NBA qualcuno li raccoglierebbe…
NICCOLO ”BEGO” BEGHI, #16
play/guardia 1990, primo play della squadra, e prima bocca di fuoco, concetti che a volte stridono fra loro, sta crescendo nel ruolo di regista e sta imparando a guidare i compagni, quando prenderà piena fiducia nei suoi mezzi questa categoria inizierà a stargli davvero stretta, cocco del coach, e per questo bersagliato dal resto della truppa…
FILIPPO “FILO” DELLATOMMASINA, #13
play, 1986, arrivato in corsa ci ha messo poco a farsi voler bene dai compagni, ragazzo d’oro, intensità e cambi di ritmo buoni per un paio di categorie sopra, a volte va talmente veloce che il pallone non lo segue… l’ingegnere sta dando i cambi di ritmo giusti quando il sopracitato tende ad addormentarsi…
ALFREDO “FREUD” GIGANTE, #6
guardia, 1987, classico giocatore che fa e disfa a suo piacimento, giocatore di striscia, se inizia bene la partita diventa a tratti incontenibile, in caso contrario rischia di avvilirsi e perde lo spirtito NBA che lo contraddistingue… movimento tipico, il tiro in back-step da nove metri, rigorosamente senza piegare le ginocchia, i migliori fisici balistici del mondo si interrogano su come sia possibile che quel tiro arrivi al ferro…
MARCO “MONOROTAIA” “BIZZO” “ VIN BIZZEL” BIZZARRI, #11
guardia/ala, 1982, un soldato, e come tutti i soldati, esegue gli ordini alla perfezione, specialista difensivo, di tanto in tanto si ricorda di avere un discreto tiro da fuori, e quando parte in penetrazione, beh … il soprannome monorotaia deriverà da qualcosa…
MARCO BELLANTI, #18
guardia/ala, 1988, atleta dalle belle speranze, si è unito al gruppo in ritardo e talvolta si sente spaesato, sicuramente un giocatore con capacità e potenziale per essere assoluto protagonista in questa categoria… tutti ci chiediamo se ne è consapevole e aspettiamo con ansia una risposta… Se si arrabbia diventa anche un arcigno difensore… forza Marco la crisalide DEVE diventare farfalla…
DAVIDE “DADE” SERAFINI, #10
play/guardia, 1988, giocatore di sostanza, silenzioso, si allena duro, e quando gioca spesso fa la cosa giusta, fa del carattere il suo punto di forza, buon tiro da fuori, e una passione autentica per ……. il calcio, esempio per tutti che si possono fare più cose contemporaneamente, mai una lamentela… a volte mi chiedo perché non lo faccio giocare di più… mah… gli allenatori…
SIMONE “MINGO” MINGHETTI, #7
guardia, 1990, figlio d’arte, il buon Mingo, se la passa male, tra ore di studio e le mille donne che frequenta, spesso arriva ad allenamento esausto, confonde la destra dalla sinistra e l’attacco con la difesa, ma in partita si è guadagnato il soprannome “TIMIDEZZA” ogni pallone che passa dalle sue mani si trasforma in un tiro, e se capita che sia dall’angolo… tornate in difesa che abbiamo due punti in più.
LUCA “THE KING” MISEROCCHI, #12
ala/guardia, 1975, avete letto bene, il RE è insieme a capitan DAVOLIO il giocatore più “esperto” del basket ravennate, e la sua esperienza in campo si fa sentire, pochi minuti a disposizione ma la bomba di Mise state sicuri che arriva, dall’angolo centrale o di gancio… lo show del RE non si ferma in palestra, l’anima della squadra nelle serate di baldoria dove è e rimane, insuperabile!
NICOLA “COCCOLINO” ROSA’, #14
ala/pivot, 1982, un impiegato di due metri, gentile e sornione, i fondamentali più belli della squadra. In allenamento fa vedere cose super, movimenti eleganti, schiacciate, e presenza difensiva. Ok in allenamento, e Nick??? In partita??? Altro oggetto misterioso, se capisce di poter essere dominante sotto i tabelloni, allora preparate i documenti per l’iscrizione alla promozione del prossimo anno!
MATTIA BAGATTONI, #8
Ala, 1989, costanza, passione, voglia di imparare, fisico scultoreo, e buone capacità d’apprendimento, ci si chiede cosa abbia fatto negli ultimi anni… sono convinto che se avesse continuato a suo tempo il suo percorso nelle giovanili ora staremmo parlando di un altro giocatore, sta facendo passi da gigante ed è sempre più utile alla squadra… continua così! Ah dimenticavo… non fatelo arrabbiare…
LACIATE “KHAR” DIENG , #17
Ala/Pivot, 1983, altro grandissimo lavoratore, grande presenza fisica, discreti fondamentali, quando prende la via del canestro diventa difficile fermarlo, se decide di saltare, per stargli dietro vi serve un ascensore, per ora lo sta fermando solo la lentissima burocrazia della Federazione, nella speranza di poterlo tesserare in tempo utile per la fine del campionato e veder finalmente di che pasta è fatto!!! Tieni botta Khar, siamo tutti con te!
GIUSEPPE “BEPPI” BELLANTI, #5
Ala/Pivot, 1988, Il gemello buono, sorriso sempre stampato in faccia, in lento miglioramento, tecnica grezza da modellare, l’attenzione è il suo punto debole, quando aumenta la concentrazione il nostro uomo fa vedere cose pregevoli, lavorare, lavorare e ancora lavorare…
LUCA “LUCONE” TAGLIOLI, #15
Pivot, 1981, Tornato da un anno di inattività, a tratti ritorna il centrone dominante di qualche anno fa. La forma ideale è ancora lontana ma, lavoro permettendo, (e questo lavora per davvero, fra cantieri, campi e bestiame) garantisce la presenza d’area che da forza a questo gruppo.
Per finire…lo STAFF, un immenso aiuto me lo stanno dando in palestra e fuori due GRANDI persone, ALESSANDRO CAVINA, e PAOLO CAPONEGRO, il primo tuttofare e “assistente senior” organizzatore di tutta la logistica che ruota attorno alla costruzione di una squadra, il terrore del telefono, attenzione a rispondere alla domanda, puoi parlare? Potrebbero seguire ORE di telefonata, e il secondo, prezioso “assistente junior”, alle prese con la prima esperienza da coach, la voglia c’è, l’impegno anche, in bocca al lupo Paolino, il percorso è lungo faticoso, ma estremamente gratificante e divertente.
Nella speranza di non avervi annoiato… ci vediamo in palestra.
Cascio.
Ho copiato e incollato questo pezzo uscito recentemente sul sito http://beplayer365.blogspot.com per dare ulteriore visibilità a questa GRANDE SQUADRA che, lo ricordo, ha piena cittadinanza nel nostro pur modesto blog. Vamos Bhoys!