giovedì 24 gennaio 2013

NiccolOdom Lamar Graziani

Lamar Odom
Ho avuto recentemente il piacere di conversare di Pallacanestro con Niccolò Graziani.
Se non erro questo conosciuto giocatore indossa la casacca numero 7 del Sirio. Mi sono chiesto perché utilizzasse quel numero e ho scoperto che lo ha adottato per rendere omaggio al suo giocatore beneamato, tale Lamar Odom. Quest'ultimo è un mancino di 208 centimetri ex-Los Angeles Lakers poi passato a Dallas e infine rientrato alla Staples Arena ma alla sponda targata Los Angeles Clippers.
Il buon Niccolò è un appassionato, oltre ogni limite umanamente comprensibile, dei Los Angeles Lakers e, a parte il mio conosciuto disinteresse per il mondo NBA, v'è da dire che è davvero molto competente. Inoltre in questi anni ha visitato Los Angeles e visto i suoi beneamati, tra cui appunto Odom, da vicino potendo quindi vivere esperienze di grande significato e gratificazione.
Provoca un immenso e durevole piacere sportivo conversare con Niccolò perché la sua passione è contagiante e, soprattutto, pura muovendo costui dalla posizione di amore per il gioco e per il carisma che un sodalizio e i suoi cestisti portano ogni volta che scendono sul parquet.
Lo capisco molto bene in questa sua passione perché l'Olimpia Milano di Peterson, Premier e D'Antoni mi ha regalato così tanti momenti indimenticabili (anche quando perdeva) che ho vissuto di conseguenza segmenti sportivi leggendari ebbri di amore e trasporto cestistico. A proposito di Mike D'Antoni: anche Niccolò è dell'avviso che non sia poi il massimo come Coach. Di sicuro come play-maker era un giocatore eccezionale poi anche soprannominato "Arsenio Lupin" per l'abilità nel recuperare palla, l'ha fat dal fati robi...

Nessun commento:

Posta un commento