martedì 15 maggio 2012

Rinasce dalla Grecia (sic & corèl?) la pallacanestro europea?

#17 Fran Vázquez (FCB)
Nel lontano inverno del 1980/81, quando ero studente dell’Istituto Tecnico Commerciale, esplose in tutta la penisola italica la febbre dell’NBA. Il circuito televisivo privato “Odeon” aveva infatti incominciato a trasmettere le partite di quel campionato. Mi ritrovai, in un battibaleno, a comprare con regolarità “Superbasket” il settimanale diretto dal guru Aldo Giordani. Suoi collaboratori, tra gli altri, erano anche i giovini Guido Bagatta e Luca Chiabotti. Quest’ultimo da tempo è la prima firma indiscussa della Gazzetta dello Sport per la pallacanestro e proprio questa mattina nel suo pezzo “di ripresa”della Final Four di Istanbul ha scritto davvero un concetto interessante. L’Olympiacos, con un budget ridotto causa austerity e tracollo del sistema finanziario ellenico, è riuscito a vincere il torneo superando avversari ben più ricchi e tecnicamente più scafati. Avevo già notato che quattro partenti su cinque erano greci (Mantziaris, Papanikolaou, Printezis e ovviamente Spanoulis) e la loro verve, unita all’astuzia del marpione Ivkovic, ha saputo fare di necessità virtù. Aggiungiamoci che il CSKA si è anche auto-pugnalato ed ecco il risultato che abbiamo davanti agli occhi. Chiabotti nel suo pezzo è anche fiducioso, sottolineando come la pallacanestro europea abbia margini di crescita e sopravvivenza senza per forza dovere dipendere da oltreoceano. Aggiungo io che non vedo il bisogno così sfrenato di importare tutto questo esercito di statunitensi: ci sono infatti plotoni nutritissimi di cestisti promettenti in tantissime nazioni europee (vent’anni fa chi avrebbe mai pensato che ad esempio un giocatore finnico, tipo l'immenso Sasu Salin dell’Olimpija Lubiana, avrebbe evidenziato tali capacità?) e bisogna solo avere il coraggio di investire e difendere il marchio cestistico europeo che di certo non nasce con un DNA inferiore a quello a stelle e strisce (anzi casomai è il contrario...).

Terminata la lettura dell’articolo ho pensato che l’Olympiacos in questa stagione si è dovuto/voluto privare dell’oneroso contratto del leggendario Yotam Halperin e che solamente un mese fa ha riaccolto a roster Panagiotis Vasilopoulos dopo oltre un anno solare di problemi fisici ed infortuni piuttosto gravi. Chiudo qui manifestando la bella impressione che mi ha suscitato il pivot blaugrana Francisco Vázquez durante la Final Four istanbulese: se i suoi compagni avessero giocato come lui, col medesimo acume tattico e con la stessa "gana", adesso il trofeo sarebbe in altre mani senza ombra di dubbio.

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