Cesenate, classe 1976, da sempre nella pallacanestro. Questa è la carta d'identità di Livio Neri, attuale responsabile del settore giovanile del Basket Ravenna.
In un pomeriggio di sole primaverile Livio ha accettato di rispondere ad alcune domande. Con un'educazione, con un'onestà e con una passione costruttive davvero encomiabili. Un uomo che vive la pallacanestro, che si muove per la pallacanestro e che cerca dettagliatamente e con grande professionalità di fare bene ogni dì, nel massimo rispetto di chi gli è intorno.
In un pomeriggio di sole primaverile Livio ha accettato di rispondere ad alcune domande. Con un'educazione, con un'onestà e con una passione costruttive davvero encomiabili. Un uomo che vive la pallacanestro, che si muove per la pallacanestro e che cerca dettagliatamente e con grande professionalità di fare bene ogni dì, nel massimo rispetto di chi gli è intorno.
Domanda: Livio, da quante stagioni sei col Basket Ravenna?
Risposta: sono alla terza stagione. Ho iniziato nell'estate del 2008.
Risposta: sono alla terza stagione. Ho iniziato nell'estate del 2008.
Domanda: che bilancio trai fino ad oggi del Settore Giovanile da te coordinato? Numeri, visibilità, risultati, soddisfazioni: dicci un pò...
Risposta: sono molto felice del lavoro svolto fino a qui; gli obbiettivi prefissati con il presidente Vianello nell'estate del 2008 sono stati pienamente raggiunti. Numericamente il movimento è aumentato considerevolmente (basti vedere il crescente fabbisogno di palestre per gli allenamenti) non solo tra i ragazzi ma anche nelle famiglie che li seguono. Ravenna nella pallacanestro giovanile è diventata una realtà rispettata in Regione oltre a brillare quale migliore settore giovanile nella nostra Provincia: siamo i migliori. I successi dei nostri ragazzi nei vari campionati sono, di conseguenza, il naturale frutto della pianificazione meticolosa del percorso intrapreso nel 2008. Non in ultimo è da considerare inoltre il coinvolgimento dei vari giovani del vivaio già a contatto con la prima squadra.
Domanda: intendi solo Giacomo Cicognani, neo-nazionale Under 20?
Risposta: sicuramente la sua chiamata in nazionale è quella che più balza agli occhi della gente ma come con Giacomo c'è la fondata speranza che altri validi elementi possano in un futuro prossimo calcare le sue orme.
Risposta: sono molto felice del lavoro svolto fino a qui; gli obbiettivi prefissati con il presidente Vianello nell'estate del 2008 sono stati pienamente raggiunti. Numericamente il movimento è aumentato considerevolmente (basti vedere il crescente fabbisogno di palestre per gli allenamenti) non solo tra i ragazzi ma anche nelle famiglie che li seguono. Ravenna nella pallacanestro giovanile è diventata una realtà rispettata in Regione oltre a brillare quale migliore settore giovanile nella nostra Provincia: siamo i migliori. I successi dei nostri ragazzi nei vari campionati sono, di conseguenza, il naturale frutto della pianificazione meticolosa del percorso intrapreso nel 2008. Non in ultimo è da considerare inoltre il coinvolgimento dei vari giovani del vivaio già a contatto con la prima squadra.
Domanda: intendi solo Giacomo Cicognani, neo-nazionale Under 20?
Risposta: sicuramente la sua chiamata in nazionale è quella che più balza agli occhi della gente ma come con Giacomo c'è la fondata speranza che altri validi elementi possano in un futuro prossimo calcare le sue orme.
Domanda: Sappiamo che Giacomo Cicognani qualche anno fa stava per abbandonare la pallacanestro. Ora è in Nazionale Under 20. Quale metamorfosi ha avuto "Cico" in questi ultimi anni?
Risposta: Giacomo era preda della discontinuità motivazionale non essendogli chiaro come meglio coltivare ed accrescere il proprio talento. Un lavoro mirato di più tecnici ha fatto sì che Giacomo cominciasse a credere nelle proprie potenzialità ed oggi i risultati sono evidenti: tutti noi del settore giovanile del Basket Ravenna ne andiamo fieri, compagni compresi, naturalmente.
Domanda: alla luce di questi eclatanti risultati raggiunti, quali sono i tuoi obbiettivi e le tue speranze per il settore giovanile con il Basket Ravenna nelle prossime stagioni?
Risposta: attualmente sono in scadenza di contratto e, se ci dovessero essere le condizioni, vorrei continuare con il settore giovanile del Basket Ravenna, proseguendo quindi il lavoro svolto a trecentosessanta gradi fin qui.
Risposta: attualmente sono in scadenza di contratto e, se ci dovessero essere le condizioni, vorrei continuare con il settore giovanile del Basket Ravenna, proseguendo quindi il lavoro svolto a trecentosessanta gradi fin qui.
Domanda: quale e com' è il tuo rapporto con gli altri allenatori del settore giovanile del Basket Ravenna?
Risposta: direi più che ottimo. Ci confrontiamo in maniera molto costruttiva, avendo noi tutti a cuore la crescita dei nostri giovani partendo dal mini-basket fino all'Under 19.
Risposta: direi più che ottimo. Ci confrontiamo in maniera molto costruttiva, avendo noi tutti a cuore la crescita dei nostri giovani partendo dal mini-basket fino all'Under 19.
Domanda: secondo la tua esperienza, al giorno d'oggi può una grande ed ambiziosa società di pallacanestro non avere un valido e quotato settore giovanile?
Risposta: credo che chi investe in qualsiasi sport non possa prescindere dallo svolgere un lavoro sociale ed educativo importante che parta da una base ampia di praticanti ed appassionati e che vada via via stringendosi per garantire la formazione adeguata di chi tende, per qualità e merito, all'eccellenza.
Risposta: credo che chi investe in qualsiasi sport non possa prescindere dallo svolgere un lavoro sociale ed educativo importante che parta da una base ampia di praticanti ed appassionati e che vada via via stringendosi per garantire la formazione adeguata di chi tende, per qualità e merito, all'eccellenza.
Domanda: qual è, dei tanti, il tuo più bel ricordo avuto fino ad oggi in queste tue prime tre stagioni agonistiche col Basket Ravenna?
Risposta: di sicuro i rapporti umani stretti e di profonda stima con i proprietari della società, con i ragazzi e le loro famiglie e, ovviamente, con i miei collaboratori.
Risposta: di sicuro i rapporti umani stretti e di profonda stima con i proprietari della società, con i ragazzi e le loro famiglie e, ovviamente, con i miei collaboratori.
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