Riporto qui di seguito alcuni passaggi della riflessione fatta da coach Andrea Serri sul suo ottimo "living blog" (http://noidelminibasket.blogspot.com) a proposito della tre giorni slovena pre-pasquale. In particolare evidenzio quanto di buono abbia fatto il "nostro Carlo" che con i '98 Rossi è molto bene integrato sia sul parquet che nello spogliatoio dove dimostra ogni volta estrema educazione e voglia di apprendimento. Il lavoro di Marcheselli e Marani è naturalmente ottimo, e i fatti si incominciano a vedere.
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(PS1: Stasera, LKL, Liga Ha Al e Liga Leumit riprendono le ostilità! PS2: oggi pomeriggio, con palla a due alle 16.15, i '99 di Serri giocano a Lugo. Federico c'è!)
Postcard from Lubiana
Al ritorno dalla tre giorni di Lubiana si impone una riflessione per i leoni ravennati. Tre partite giocate, 3 sconfitte che non devono far disperare ma servire da lezione per migliorare come squadra e come singoli giocatori. Abbiamo affrontato squadre fortissime tecnicamente e fisicamente, organizzate come fossero delle compagini di categoria superiore. Emblematica la 1-3-1 con raddoppi a tutto campo con cui Kranj ci ha dato un parziale di 32-5 nel terzo quarto della seconda partita, chiudendo de facto il match. In Italia abbiamo altre regole e altra filosofia, io in particolare ne ho una tutta mia e non la cambierei con quella slava nemmeno sotto tortura.
......con la fiducia (parola magica della 3 giorni) si possono fare cose strordinarie e questa è la lezione più importante che abbiamo imparato.
Per quanto riguarda il comportamento, a parte qualche singolo episodio che ci sta sempre, nulla da segnalare: esemplari, al contrario di altri, come sempre. E in questo il Basket Ravenna ha vinto ancora una volta.
......Carlo Garavini, voto 7,5. Il più inesperto, il più taciturno ma anche un bravissimo atleta, allenabilissimo. Complimenti al tandem Marani-Marcheselli per questa scoperta, Carlo ora potrà lavorare in pace per migliorare. Ha visto come funziona, si è integrato nel gruppo, fisicamente interessante ha tutto il tempo per colmare il gap con gli altri. A patto che lavori sodo.
Al ritorno dalla tre giorni di Lubiana si impone una riflessione per i leoni ravennati. Tre partite giocate, 3 sconfitte che non devono far disperare ma servire da lezione per migliorare come squadra e come singoli giocatori. Abbiamo affrontato squadre fortissime tecnicamente e fisicamente, organizzate come fossero delle compagini di categoria superiore. Emblematica la 1-3-1 con raddoppi a tutto campo con cui Kranj ci ha dato un parziale di 32-5 nel terzo quarto della seconda partita, chiudendo de facto il match. In Italia abbiamo altre regole e altra filosofia, io in particolare ne ho una tutta mia e non la cambierei con quella slava nemmeno sotto tortura.
......con la fiducia (parola magica della 3 giorni) si possono fare cose strordinarie e questa è la lezione più importante che abbiamo imparato.
Per quanto riguarda il comportamento, a parte qualche singolo episodio che ci sta sempre, nulla da segnalare: esemplari, al contrario di altri, come sempre. E in questo il Basket Ravenna ha vinto ancora una volta.
......Carlo Garavini, voto 7,5. Il più inesperto, il più taciturno ma anche un bravissimo atleta, allenabilissimo. Complimenti al tandem Marani-Marcheselli per questa scoperta, Carlo ora potrà lavorare in pace per migliorare. Ha visto come funziona, si è integrato nel gruppo, fisicamente interessante ha tutto il tempo per colmare il gap con gli altri. A patto che lavori sodo.
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