giovedì 15 settembre 2011

Suicidio lituano, d'altronde "nemo propheta in patria". Michele Strogoff: chi è costui???

La nostra Prima Squadra conclude al terzo posto il quadrangolare di Imola. Ieri sera al PalaRuggi i ravennati nella finalina hanno superato per 66 a 58 l'AICS Forlì che, se non erro, milita in Divisione Nazionale C (vulgo "C1"). Per i nostri colori segnalo i 23 punti di un sempre più scatenato Marcello Filattiera, i 16 di Daniele Quartieri (Chicca ne sarà entusiasta) e tra gli altri i 2 di Fabio Delvecchio, un giovine di soli 17 anni (e di 194 centimetri d'altezza) che ride poco ed è taciturno ma che si applica con una cura e una serietà davvero encomiabili, qualità che ne fanno assieme a Massimiliano Bosio i miei due giocatori preferiti nel gruppo dei più giovini di questa squadra. Le amichevoli pre-campionato termineranno sabato prossimo, 17 settembre, con la restituzione della visita a Senigallia. Ah, la costa anconetana!!! (PS ma Bosio quando lo ufficializzano?)

Ieri pomeriggio dovevo recarmi in alcuni posti una volta uscito dal lavoro e ho cercato di sbrigarmi il più possibile per riuscire a vedermi in streaming sul pc una parte del quarto di finale tra la mia amata Slovenia e gli spagnoli: mi aspettavano infatti Erazem Lorbek, Goran Jagodnik, Matjaz Smodis e compagnia cantante. E' successo però un imprevisto simpatico quanto raccapricciante che dovrebbe fornire abbondante materia per riflettere su come cambiano malamente i tempi: i libri di Jules Verne ("Giulio" per gli amici ita-g-liani, nativo della splendida cittadina di Nantes nella Bretagna sud che più sud non si può) nella nostra Grande Città riscuotono un consenso limitatissimo e nel caso del must "Michele Strogoff" manco sono considerati. Le librerie da me visitate avevano solo edizioni per giovini di alcuni dei suoi libri più famosi laddove per i due titoli che cercavo io praticamente c'erano le briciole: "Ventimila leghe sotto i mari" era proposto in edizioni da insultare un clochard della Senna mentre "Michele Strogoff" manco c'era. Alcuni click mirati sul sito di bol.it mi hanno levato le castagne dal fuoco ma questo non toglie che oggidì i "Manga" giapponesi o i libercolini-cretinini di "Geronimo Stilton" imperino tra i gusti dei giovani under 11/12. Mi piacerebbe tantissimo che Chicca e Bang leggessero i libri di Verne così come quelli di Emilio Salgari la cui opera omnia esce settimanalmente in edicola: un libro ogni giovedì! Intanto, mentre prendevo atto dell'attentato culturale a Michele Strogoff, Lorbek e soci stavano giocando i primi due quarti...dei quarti di finale! 

Vince a mani basse la Spagna contro la Slovenia all'Eurobasket lituano. La squadra di Sergio Scariolo ha impiegato i primi due quarti a prendere bene le misure alla nostra amata e coriacea Slovenia poi le ha rifilato la bellezza di 36 punti nella terza frazione (la Spagna ne aveva segnati 35 nei primi due periodi, sic) e ammazza di fatto la contesa. Grande protagonista è stato Juan Carlos Navarro che ha totalizzato 26 punti personali per uno score finale che la dice tutta: 86 a 64. Si suicida invece la Lituania davanti ad una nazione intera attaccata ai teleschermi: il gruppo di coach Kemzura non chiude la gara nel terzo periodo e cade devastato da un tiro di 3 punti del cecchino macedone Vlado Ilievski a 11 secondi dalla sirena finale, tiro che vale il definitivo sorpasso per la Makedonija e la beffa alla Lietuva col punteggio di 67 a 65. E l'osannante pubblico di Kaunas cade improvvisamente in preda al dolore e allo sconforto più totale. Spagna e Macedonia si affronteranno domani in semifinale mentre Slovenia e Lituania combatteranno nel tabellone dal 5° all'8° posto: in palio due piazze (la 5^ e la 6^) per il Pre-Olimpico Mondiale del 2012.

Si è chiuso ieri sera il sondaggio-flash proposto su questo blog dal titolo "Chi vince l'Eurobasket 2011?". Questa volta si trattava di una proposta molto più democratica della precedente ma le risposte giunte sono state solo 5. Vabbè, mica sempre è festa! Due voti alla Slovenia, due alla Lituania e uno alla Spagna sono state le preferenze. Della Russia non si è ricordato nessuno.

Si fa dura per gli amanti della pallacanestro dell'NBA. Questo campionato infatti rischia più che mai di protrarre la sua serrata ("lock-out" è il parolone in vigore...) in quanto l'assogiocatori e il raccozzo dei padroni delle squadre non si accordano su questioni ovviamente economiche. Ieri a New York nell'incontro tra le due parti in feroce conflitto, con mediazione di David Stern (nome e cognome rivelano la chiara origine ebrea) che di mestiere fa il Commissioner della stessa NBA, la fumata è stata nerissima. Adesso le parti, leccatesi le tante ferite sanguinolenti, mediteranno il dafarsi nei prossimi tempi. Considerato che il pre-campionato dovrebbero iniziare il 3 ottobre appare sempre più evidente che la stagione 2011/2012 sarà perlomeno "anomala", sempre che si disputi. E chi dell'ambiente osa parlarne viene multato tipo nientemeno che Michael Jordan, che fa il padrone dei Charlotte Bobcats, che ha chiesto una più equa distribuzione dei profitti al fine di fare crescere anche le squadre come la sua che ancora non sono poi così celebrate e che non hanno un impatto profondo nel sistema di ritorni economici di quel circuito. Ora il problema, per chi come noi ama la pallacanestro EUROPEA e non è interessato a quel campionato super-sonico, super-meraviglioso e super-TUTTO (pare pure che solo lì giochino i veri uomini anzi, i "super-uomini" provenienti dal pianeta Krypton...), rischia di trasferirsi nel nostro continente se come sembra diversi giocatori dell'NBA venissero pro-tempore a giocarvi. Dal dialetto ravennate: par piasé, stasì cà vostra!!!

RUGBY! Nell'unica sfida in programma oggi tra la super-esordiente Russia e gli Stati Uniti la vittoria è andata al XV dello Zio Sam per 13 a 6 dopo una partita davvero orribile sotto ogni punto di vista. Domani, venerdì 16 settembre, si disputerà ancora una sola partita: i padroni di casa neozelandesi affrontano il Giappone. Il risultato è scontato e bisognerà solamente capire quale pallottoliere utilizzare per non perdere il conto. Ricordo che nel Mondiale sudafricano del 1995, precisamente al Rugby Park di Bloemfontein, la Nuova Zelanda sconfisse il Giappone per 145 a 17 (super-corèl???) con 6 mete personali segnate dal trequarti-centro Mark Ellis che militava nella feroce provincia di Otago, culla e bàlia dell'invenzione della "seconda fase" praticamente sempre nascente da una situazione di ruck. Quella del 1995 era la Nuova Zelanda allenata da un certo Laurie Mains. Meglio che io mi fermi qui perché i ricordi e le inevitabili emozioni finirebbero per sopraffarmi: e quest'ultimo paragrafo verrebbe scritto con non meno di un milione di parole!

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