In un'intervista di ieri al Corriere di Siena il Coach Simone Pianigiani ha parlato per la prima volta in maniera diretta, libera ed esaustiva della sua nuova avventura che da inizio settembre lo attende in terra turca.
Sappiamo che il 12 settembre prossimo a Roma si avrà l'amichevole tra la "sua" Mens Sana Siena e il "suo" Fenerbahçe Ülker e che per lui sarà un giorno un pò particolare perché per la prima volta siederà su una panchina diversa da quella dei biancoverdi toscani oltretutto affrontandoli come avversari.
"Spero di non sbagliare panchina in cui sedermi" ha detto Pianigiani tradendo un'emozione che già da tempo lo segue quando pensa alla nuova esistenza che lo porterà a dirigere il prestigioso club turco.
Pianigiani inoltre sa che nel campionato turco dovranno sempre essere presenti sul parquet almeno due giocatori di quel paese per cui afferma "dovrò fare attenzione ai cambi". Ventidue milioni di tifosi in tutto il paese (ma c'è chi dice che si arrivi a trenta senza poi tanti problemi) di cui sei solamente per la sezione di Pallacanestro: con questi numeri Pianigiani dovrà incontrarsi e scontrarsi già sapendo l'enorme responsabilità che lo attende visto inoltre che in trasferta il seguito sarà massiccio e appassionatissimo. Una sfida e una nuova avventura che d'altronde stimolano Pianigiani che da buon senese è un passionale e un Coach amante delle costruzioni durevoli nel tempo.
Una squadra, quella gialloblu, costruita per andare molto in là nella prossima EuroLega ma certamente anche in campionato dove i nemici giurati del Galatasaray appaiono addirittura più forti dell'Anadolu Efes nella corsa al titolo 2012/2013. Per cui Pianigiani e i gialloblu sono già largamente avvertiti.
In certi momenti appare persino strano come il nostro Fenerbahçe Ülker si sia potuto privare di giocatori come Roko-Leni Ukic e James Gist o di Gasper Vidmar, quest'ultimo prestato al Beşiktaş, ma la qualità di chi è fino ad ora arrivato promette di raggiungere ulteriori vette.
Dai primi di settembre Coach Pianigiani potrà quindi vivere il sogno in prima persona: che a quel momento sarà diventato stimolantissima realtà.
Così poi lo vedremo in piedi a bordo campo con la cravatta gialloblu che a suo tempo ha già indossato anche Bogdan Tanjevic.
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