Difficile riuscire a spiegare a chi non c'era che il passivo di -48 è apparso giusto quanto eccessivo.
Non è mistero per nessuno che questa SPEM sia stata costruita per lottare per la promozione in Serie D. Per cui la qualità dei suoi giocatori è apparsa tutta: gioco fluido, velocità, precisione nei passaggi e nei tiri e mestere nell'uno contro uno.
E non è nemmeno mistero che lo Junior Basket Ravenna abbia ben altri scopi, in primis di fare crescere e far fare esperienza a diversi giocatori oltre alla speranza/volontà di riuscire a mantere la categoria.
Queste parole servono per spiegare che il risultato finale di 80 a 32 è stato giusto. Ora seguono poche parole per spiegare che è stato eccessivo: la palla non entrava a canestro quando tirata dai biancoblu di Guru Franz. Tiri facili, elementari, senza difesa estrema degli avversari sono andati a incocciare sistematicamente contro il ferro. La spiegazione si può trovare nell'inusitato nervosismo di Capitan Pommes (a fine gara ribattezzato dagli astanti "Zio Pommes") e soci che sentivano parecchio questa sfida tutta Ravennate. Cose facili sono diventate montagne da scalare, picchi elevatissimi e inarrivabili mentre i gialloblu di "Re Mida" Milandri tramutavano in oro tutto quel che toccavano. E se a tutto questo aggiungiamo che dopo soli 150 secondi Nic Rosy aveva già commesso tre falli capiamo bene come si sia ben presto messo a piovere sul bagnato. Di fatto la contesa si è chiusa nei primi tre minuti della seconda frazione quando tre bombe della SPEM, di cui due ad opera dell'MVP della gara Federico Bianchini, hanno squarciato la volontà dei biancoblu ancora prime che la retina del canestro. Di lì in poi si è solo trattato di capire come fare Accademia da una parte e come cercare di digerire la lezione dall'altra parte. Ho visto cose buone da Jorge Kukoc nonostante l'1/4 al tiro da due, ho notato la solidità di Dani Generali (ex-di turno, per inciso) e ho visto un Bull Maraldi cresciuto e ancora più concreto rispetto alla partita di domenica scorsa. Su queste basi ci si deve ora concentrare per le tre ultime gare del girone d'andata: domenica prossima si avrà alla Morigia la proibitiva sfida contro il quotatissimo Giallonero Imola poi sarà ora di lottare per salvare la pelle contro International Imola e Castel San Pietro Terme. Torneranno anche dal viaggio cestistico oltreoceano Beppi Twin, Nicc Begus e il Giganteggiatore James che, si dice, abbia chiesto a Chris Bosh e Udonis Haslem se sono interessati a giocare in Promozione Emilia-Romagna.
SPEM CRAL Enichem Ravenna 80, Junior Basket Ravenna 32
Parziali dei quarti: 17-5, 22-8, 27-5, 14-14
I punti dello Junior Basket Ravenna: 10 Dani Generali, 6 Nic Rosy (che ha anche catturato 9 rimbalzi), 5 Capitan "Zio" Pommes, 4 Bull Maraldi, 3 Bramante, 2 El Minghendero, 2 Jorge Kukoc, 0 Zucchini, 0 Caroli, 0 Marchino Twin.
Non ho i punti dei gialloblu di Milandri causa i troppi aerosol inalati da Matteo Manca, assente giustificato. Appena me li manderà li proporrò in apposito post a parte.
L'unico giocatore che ricordo bene della SPEM è tale Emiliano Morigi #12, il sosia di uno dei due protagonisti del programma "Auction Hunters" che va in onda costantemente su Real Time, un canale tivvù che riempirei di dinamite anche se quest'ultima trasmissione, FORSE, è l'unica non drammaticamente inutile.
A margine della contesa ricordo la folta rappresentanza dei nostri Ferrovieri tra cui anche Gattison e Clava, sedicenti simpatizzanti dell'ANP e silenziosamente oppositori di Hamas. E non dimentico neppure la presenza di Niccolò Graziani, che mi ha salutato. Il clou della serata si è avuto poi con l'arrivo del piccolissimo figlio di Michele Pommes che si è appisolato con estrema dolcezza nelle braccia del padre che, va detto, fremeva dalla voglia di tornare all'agonismo (me lo ha pure confessato).
Infine: sapevate che la SPEM pubblica un mini-giornalino (2 facciate) interessantissimo che si intitola "Over-Time"?
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