80 anni leggendari... |
Con estremo senso del rispetto della platea presente e con plausibile comprensione di come la problematica del "tesseramento FIP ad una società per i ragazzi che escono dal Minibasket" possa rappresentare per i genitori un serio ostacolo da affrontare con delicatezza, il responsabile del settore giovanile del Basket Ravenna, Maurizio Massari da Imola, ha parlato ieri nel tardo pomeriggio a tanti babbi e mamme presenti all'incontro calendarizzato presso il Caffé della Lirica. I ragazzi e le ragazze che entrano nel tredicesimo anno d'età vengono pertanto tesserati, fino al compimento del 21esimo anno, per una società e ad essa appartengono agonisticamente salvo accordi con altri sodalizi che nel tempo potessero essere interessati a uno o a più di essi. Motivi di carattere sanitario e assicurativo impongono questo vincolo e la riunione di ieri è pertanto servita a tanti genitori ignari per conoscere meglio questo genere di faccenda. Dalla riunione è anche emerso che da lunedì 22 a venerdì 26 agosto prossimi tutti gli appartenenti al Settore Giovanile, di qualsiasi fascia d'età, potranno partecipare ad una settimana di "Campus" al fine di permettere al Basket Ravenna una migliore valutazione delle singole potenzialità per meglio destinare qualità e risorse agonistiche e meno agonistiche. Particolarmente "scatenata" nelle domande è apparsa la simpaticissima e loquace mamma di Sebastiano Martelli (elemento di spicco dei '99), che si era presentata con tanto di appunti. A margine dell'incontro segnalo il profondo dolore che ho potuto riscontrare sul viso di Miro De Giuli: il suo Olympiacos sta svendendo tutti i suoi calibri causa la ben nota crisi che sta travolgendo il sistema economico greco. Miro aveva lo sguardo triste. Sta a vedere che riesco a farlo simpatizzare per il VEF Rīga o per il Maccabi Haifa...
Termina con estrema amarezza la corsa lettone verso i quarti di finale del Mondiale Under 19. I bianco-amaranto ieri sera hanno nuovamente regalato la partita cedendo per 73 a 63 alla Russia. I padroni di casa hanno chiuso in vantaggio per 49 a 43 la terza frazione ma nell'ultimo e decisivo segmento hanno subito un parziale di 14 a 30, finendo per perdere l'ultimo treno utile per la corsa ai play-off. 17 punti di Vecvagars, 15 del grande Timma e 12 rimbalzi di Dukulis sono il magro brodino lettone trangugiato ieri sera. La Lettonia chiude quindi al sesto e ultimo posto del Gruppo F e domani, venerdì 8 luglio, incontrerà il Canada nella semifinale per il tabelloncino-ino-ino dal 9° al 12° posto.
Alcune notizie interessanti arrivano dalla Superliga ucraina. I campioni in carica del Budivel'nik Kyiv hanno raggiunto l'accordo con gli organizzatori della VTB United League per partecipare alla prossima edizione targata 2011/2012. Ricordo che nello scorso torneo due sodalizi ucraini vi presero parte: l'Azovmash di Mariupol raggiunse la semifinale di Final Four dopo avere chiuso la stagione regolare con un record di 7-3, mentre andò peggio al Dnipro che terminò con un eloquente 2-8. Sul fronte mercato segnalo inoltre tre arrivi in casa Azovmash: Ivan Shkurupiy (29enne ala dal BC Donetsk), Igor Zaitsev (22enne ala/centro dal Kryvbasbasket) e Artur Drozdov (31enne guardia dal Cremona italico).
Grande soddisfazione in casa SAM Basket Massagno. La società ha infatti appreso che tre suoi giovini e promettenti cestisti sono stati inclusi nell'elenco della nazionale svizzera under 20 recentemente reso noto. Si tratta delle ali Federico Fridel e Peter Ishiodu (entrambi classe 1991) nonché della guardia/playmaker Taulant Murati (nato nel 1992). Questi ultimi due giovini non sembrano possedere un cognome svizzero di quelli DOC e probabilmente sono figli, naturalizzati elvetici, di genitori immigrati per cause di lavoro.
Una grande felicità sta pervadendo i tanti seguaci del Club Atlético Tabaré che martedì sera ha vinto il titolo 2011 del Torneo Metropolitano guadagnando di conseguenza l'accesso diretto alla prossima Liga Uruguaya de Básquetbol. Il Tabaré è stato fondato esattamente ottanta anni fa, il 9 luglio 1931, da un folto gruppo di giovini che si trovavano ogni dì all'angolo di due strade di un quartiere popolare di Montevideo per giocare a "basketball". Questo sodalizio incontrò da subito il favore di tanti altri appassionati di quella zona della capitale uruguagia diventando, soprattutto dalla metà degli anni '40 in poi, una delle squadre più amate e seguite. Andare a giocare nel celebrato palazzetto del "Parque Batlle" è diventato nel corso degli anni un crescente timore per qualsiasi avversario data la ben nota qualità tecnica dei bianco-grigio-azzurri che, come sappiamo già, sono soprannominati "Índios". Gli anni '60 sono stati quelli di maggiore successo per il Tabaré che con la sua prima squadra ha vinto per ben cinque volte il Campeonato Federal (torneo che di fatto assegnava il titolo di campione nazionale di club) di cui l'ultimo occorso nel 1968. Segnalo inoltre che il Tabaré nel 1964 è giunto secondo a San Paolo del Brasile nel Torneo Sudamericano dei Club Campioni (la loro "Coppa dei Campioni") in cui solamente i padroni di casa del Corinthians fecero meglio, vincendo il titolo. Coronarsi vice-campioni continentali è sempre un gran bel risultato. Arrivare al terzo posto è già meno bello.
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