Questa sera a Lodz nella finalina-ina-ina e piccina-picciò per il 7° e 8° posto dell'Europeo Femminile la Lettonia delle occasioni mal gestite incontra la cugina lituana. Entrambe le compagini si erano presentate a questo Europeo con ambizioni ma alla fine debbono accontentarsi di un mesto ruolo. Domani sera nella finalissima la Russia, per cui simpatizzeremo, trova la Turchia.
Meno facile del previsto mi è risultato decifrare l'abbreviazione di "VEF", nome glorioso della squadra di pallacanestro di Rīga, da noi tanto amata. In mio aiuto è venuto un librone storico sul calcio lettone che ho trovato nella capitale e che riportava tale abbreviazione...estesa, segno evidente che una sezione calcio del VEF ha militato in un qualche campionato lettone della pedata molti anni fa. Per cui l'abbreviazione V.E.F. in lingua lettone sta per "Valsts Elektrotehniskā Fabrika" che tradotto in italiano significa "Fabbrica Elettrotecnica Nazionale". Adesso sappiamo perciò che il VEF ha origini elettrotecniche.
Sono andato a controllare l'elenco cronologico dei vincitori della Prima Divisione lussemburghese (oggidì Diekirch League) giusto per farmi un'idea dei poteri conquistati nel corso dei tempi. Il primo campionato fu disputato nella stagione 1933/1934 e venne vinto dal Nitia Bettembourg che si aggiudicò anche i seguenti otto tornei sebbene negli ultimi due (1944/45 e 1945/46) il nome fu ampliato in Sporting Nitia Bettembourg. La squadra con più titoli è l'Etzella Ettelbréck con 14 seguita in questa speciale classifica a quota 10 dall'accoppiata composta da Sparta Bertrange e Sporting Nitia Bettembourg. Con 9 successi ecco l'attuale bi-campione nazionale del T71 Diddeléng poi seguono con 6 il BBC Bettembourg, con 5 l'Amicale e con 4 il terzetto composto da AB Contern, Résidence Walferdange e Heffingen. Un piccolo mondo, quello lussemburghese, ma con grande tradizione e fascino.
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