Guido Tassinari, pivot leggendario
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Guido, 1951/52 |
Guido Tassinari, fratello del mio Babbo, è stato una dei più prestigiosi personaggi della pallacanestro ravennate. Guido peraltro fu il massimo realizzatore di punti della Robur Ravenna nell'unico campionato di Serie A disputato nel lontano 1950/51 dal glorioso sodalizio della nostra Grande Città. Fedele alla casacca numero "11" della Robur, lo zio rappresentò ed incarnò quello spirito combattivo, e a tratti goliardico, che serpeggiò nella pallacanestro del secondo dopoguerra. Lo zio, che era nato il 24 maggio del 1924 ovvero un anno e mezzo dopo mio Babbo, giocava nel ruolo di pivot dall'alto dei suoi 186 centimetri, una misura d'altezza che per allora era certamente adeguata a quel ruolo mentre oggi è ad appannaggio quasi esclusivamente delle guardie. La Robur Ravenna disputò quell'unico campionato di Serie A e "Guidì" ne fu uno dei massimi protagonisti. Ricordo ancora oggi cosa mi disse Guido a proposito di quei tempi: "Si giocava all'aperto anche in inverno e i campi erano in terra. Quasi impossibile quindi fare rimbalzare la palla". Tornerò a scrivere di quel campionato famoso e di quei tempi. Ringrazio mia cugina Anna che mi ha fornito la bellezza di 13 fotografie riguardanti lo zio nei suoi tempi migliori in questo sport, immagini immediatamente fagocitate nello scanner. Per tenere viva la memoria. In questa che pubblico oggi, scattata nella stagione 1951/52, direi che lo zio si trova vicino ad uno dei muri esterni della Palestra della Cavallerizza (ex-chiesa di san Nicolò) in via Baccarini, una delle strade a me più care nella nostra Grande Città. Notasi nello zio il tipico "naso" che un pò tutti noi Tassinari abbiamo. Elemento parecchio distintivo.
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