Ci siamo.
Domani, 1 novembre, i Brooklyn Nets faranno il loro storico esordio nell'NBA. Non seguo e mai relaziono di questo movimento qui sul blog ma la presenza di un sodalizio di Brooklyn è un fattore davvero troppo rilevante per essere messo in secondo piano. La prima dei Nets sarà quindi in casa con New York, un derby nel neo-costruito Barclays Center. Il Coach è il coloured Avery Johnson, sedici stagioni nell'NBA con un titolo vinto con San Antonio nel 1999, e i nostri giocatori preferiti saranno le due ali grandi Tornike Shengelia (numero 20, georgiano) e Mirza Teletovic (n. 33, bosniaco).
E così dopo ben 55 anni di attesa Brooklyn ritorna sulla mappa dello sport che conta negli Stati Uniti.
L'evento è davvero unico e permetterà ai diversi milioni di abitanti di questo "quartiere" di rivivere le attese e le emozioni di quello che fino all'ottobre del 1957 accadde regolarmente, giorno dopo giorno, con la leggenda dei Brooklyn Dodgers che una volta trasferiti a Los Angeles non sono stati nemmeno i lontani parenti, per aurea e mito, di quelli che avevano riscritto la storia a Brooklyn.
Ebrei, irlandesi, italiani, portoricani, prostitute, papponi, reietti, celebrità e chi più ne ha più ne metta: questa è Brooklyn e tutti insieme si stringeranno assieme per rivivere quel sogno che li distingue così da tutti gli altri. Perché definire "newyorchesi" quelli di Brooklyn è davvero erratico. Perché loro, i Brooklynites, sono gente diversa, una città nella città, e che domani potrà celebrare nella Pallacanestro l'ascesa nel relativo paradiso cestistico peraltro nato negli anni '30 dello scorso secolo con le imprese e la leggenda, tutt'ora floride e ben conosciute, della Long Island University. Questi famosi "Blackbirds della LIU", ateneo nel cuore di Brooklyn, composti per lo più da eccezionali giocatori ebrei lasciarono una marca indelebile guidati dallo stratega Clair Bee, babbo ed inventore della terrificante difesa 1-3-1.
Brooklyn torna quindi a vivere e respirare aria di grande sport. E chissà, da qualche parte i miei amatissimi fuoriclasse dei Brooklyn Dodgers rivivranno attraverso le gesta dei giocatori attuali sebbene appartenenti ad un'altra disciplina. Carl Furillo, Duke Snider, PeeWee Reese, Clem Labine, Johnny Podres e Gil Hodges, tra i tanti, respireranno ancora l'aria di Brooklyn. Certo, non si tratterà dell'Ebbets Field quanto del Barclays Center. Ma sempre Brooklyn sarà. E stasera per la festa di Halloween sarà l'occasione di celebrare in anticipo l'esordio storico di domani. Good luck Nets!!
Nessun commento:
Posta un commento