Confesso, molto onestamente, che mi ero rotto le scatole.
E anche un bel pò.
Ti ritrovavi Nic Rosy alla macchina dispensatrice di bevande e gli leggevi, nel fondo dell'occhio, il dolore muto. Un silenzio che urlava attraverso una Comunicazione Non Verbale che domandava giustizia.
Lo stesso dicasi per Capitan Pommes, più contenuto ma non per questo meno espressivo.
Perché le frustrazioni si percepiscono a pelle: e Pommes (recentemente dichiarato "persona non grata" dalla Mairie di Carcassonne...) attraverso la barbetta incolta era come volesse buttarne fuori un pò di quel dolore, a maggior ragione visto che lui è il Capitano.
Perché le frustrazioni si percepiscono a pelle: e Pommes (recentemente dichiarato "persona non grata" dalla Mairie di Carcassonne...) attraverso la barbetta incolta era come volesse buttarne fuori un pò di quel dolore, a maggior ragione visto che lui è il Capitano.
Ieri l'occasione, dopo sei stonature consecutive, era davvero ghiotta anche perché con i felsinei, e con il Castel San Pietro, sarà una corsa a tre per cercare di salvare la pelle.
Il lettore capirà pertanto quale sconforto potesse avvinghiare (forse potrei meglio darne la sensazione con il verbo "coibentare") chi dopo quattordici minuti leggeva nel tabellone un anacronistico punteggio di 12 a 24 e chi poco prima dell'intervallo lo leggeva nuovamente storto, con i Ravennati sotto per 18 a 29.
A parte l'intelligenza esecutrice di Dani Generali e l'irruenza volitiva di un Marchino Twin troppo impreciso, la squadra pativa di intensità e soprattutto sbagliava troppo reiterando le stesse pecche tecniche.
Chiuso su un fastidioso 30 a 24 per gli ospiti il primo tempo, il gruppo del Guru Franz è rimasto a lungo negli spogliatoi per capire come raddrizzare la situazione. E la prima mossa, decisiva, è subito stata attuata con l'innesto di Jorge Kukoc che di fatto è stato il padrone, e l'architetto, della rimonta del terzo periodo che ha ridotto a sole due lunghezze il divario nei confronti degli agguerriti ospiti. In questa terza frazione è finalmente deflagrato il nostro Nic Rosy che in chiave difensiva ha opposto una resistenza d'accresciuta intensità per poi emergere definitivamente nell'ultimo quarto. I dieci minuti finali hanno messo a dura prova i nostri giocatori che hanno visto, nell'arco di un battito di ciglia, l'uscita per raggiunto limite di falli dell'iperattivo Bramante, di Capitan Pommes e di Dani Generali e con Nic Rosy sul baratro dell'uscita anticipata pure lui (4 falli commessi). A quel punto tutto l'orgoglio e la spina dorsale dei Ravennati ha chiesto spazio e un Bull Maraldi più concreto è riuscito a fornire il quid necessario di supporto perché la barca giungesse sana e salva all'attracco. L'ultima frazione ha visto pertanto i nostri giocatori piazzare un mortifero 15 a 3 che finalmente ha reso giustizia alle attese della vigilia. Adesso all'orizzonte si prospetta la sfida di venerdì sera contro la fortissima SPEM CRAL Enichem in quello che impropriamente, o meno, viene già definito un "derby".
Torneremo a trattare la questione in questi giorni.
Junior Basket Ravenna 52, Basket F. "84" 42
Parziali dei quarti: 12-16, 12-14, 13-9, 15-3.
I punti dei nostri giocatori: 11 Dani Generali, 10 Marchino Twin, 8 Nic Rosy, 8 Jorge Kukoc, 5 Bull Maraldi, 4 Nicc Begus, 4 Bramante, 2 Capitan Pommes, 0 Matthew Bug, 0 Milio.
Nei rimbalzi ricordo: Jorge Kukoc (5 difensivi e 2 offensivi) e Marchino Twin (5+1).
E nei tiri liberi: Marchino Twin 6/8 e Jorge Kukoc 4/5.
Ricordo che a breve forniremo i marcatori esatti del JBR nella precedente uscita contro il Tatanka Baloncesto, mancano infatti ancora un paio di controlli da incrociare.
Concludo naturalmente con l'urlo di guerra, e di incoraggiamento, coniato tempo fa da Nic Rosy:
"E andiamo!".
Forse la prossima volta che incontro questo pivot alla macchina dispensatrice di bevande riuscirò a leggergli questo war cry negli occhi.
Nessun commento:
Posta un commento